E’ da anni che gli interisti (sia quelli di tifo, sia quelli che “nascono interisti” e che orientano l’opinione pubblica) ripetono che il campionato 2004/05 fu falsato in favore della Juventus, avvantaggiata sul campo dagli arbitraggi fraudolenti, dalle ammonizioni preventive e quant’altro. Fate leggere loro, se potete, cosa realmente dicono le motivazioni delle condanne di primo grado (al di là del fatto che si ravvisano frodi sportive in ognuno dei citati esempi, ma per motivazioni che prescindono dal risultato del campo).
CAPO B. Partita Udinese-Brescia del 26.09.2004. Così a pag. 116: “I diffidati da Dattilo hanno poi giocato la successiva partita con la Juventus”. ”Con ragione l’arbitro Dattilo ebbe a pretendere la decisione di espellere Jankulovski, poichè aveva tirato un pugno in faccia a un competitore” e comunque “la decisione fu presa da Dattilo su segnalazione dell’assistente Camerota Ciro”. Resta l’errore sul gol concesso al Brescia con De Santis a terra, totalmente ininfluente per la Juventus.
CAPO F. Partita Juventus-Lazio 2-1 del 5.12.04. Così a pag. 123: “In nessun errore ebbe ad incorrere Dondarini, a danno di questi o quello”.
CAPO G. Partita Fiorentina-Bologna del 5.12.2004. L’accusa è di aver ammonito tre “titolari” (!) del Bologna, già diffidati, per saltare il prossimo match contro la Juventus. Per il collegio giudicante, in dibattimento è stato provato come i provvedimenti dell’arbitro fossero corretti. Nessun vantaggio per la Juventus, quindi e partita successiva col Bologna non falsata.
CAPO I. Partita Bologna-Juventus 0-1 del 12.12.2004. E’ quella nella quale la Juventus avrebbe giocato contro un Bologna privato illegittimamente da De Santis (capo G) di tre diffidati. Come detto sopra, fu una decisione corretta. Durante la partita, ad essere pignoli, Pieri probabilmente sbaglia nel concedere una punizione alla Juventus nel finale, che Nedved trasforma in gol. Ma è del tutto irrilevante ai fini del capo d’imputazione (la stessa accusa non lo rileva, basando tutto su conversazioni svizzere e difesa di Moggi nei suoi confronti da Biscardi e con Franza), anche perchè Pieri ammette l’errore con un designatore e perchè il rapporto arbitrale è comunque buono.
CAPO L. Partita Reggina-Cagliari 3-2 del 12.12.2004. Ininfluente per la Juventus.
CAPO M. Partita Juventus-Milan 0-0 del 18.12.2004. La stessa accusa non rileva particolari errori arbitrali a favore della Juventus.
CAPO O. Partita Cagliari-Juventus 1-1 del 16.01.2005. Non viene considerato ai fini della frode il fatto che vi furono errori da entrambe le parti (gol in fuorigioco di Emerson, comunque non segnalato dall’assistente, ma anche un evidentissimo rigore su Trezeguet non fischiato), ma comunque questo è emerso dal dibattimento.
CAPO Q. Partita Juventus-Udinese 2-1 del 13.02.2005. In aula Auricchio era riuscito a dire: “abbiamo sostenuto, riprendendo le principali fonti di informazione giornalistica, Gazzetta, Repubblica etc., che tra gli episodi c’era un episodio di annullamento di un gol del calciatore Fava dell’Udinese”, dicendo di non aver letto Tuttosport perchè “di parte” (erano evidenziati errori anche ai danni della Juventus). Il collegio, per tagliare la testa al toro, assolve Rodomonti. La partita quindi fu regolare, con buona pace dei giornali di Auricchio.
CAPO S. Partita Sampdoria-Reggina 3-2 del 20.02.2005. Ininfluente per la Juventus.
CAPO U. Partita Chievo-Lazio 0-1 del 20.02.2005. Ininfluente per la Juventus.
CAPO V. Partita Lazio-Parma del 27.02.2005. Ininfluente per la Juventus.
CAPO Z. Partita Roma-Juventus 1-2 del 5.03.2005. La stessa accusa non specifica quali errori avrebbe commesso Racalbuto, che in realtà sbaglia contro entrambe le squadre (non concede un rigore e, causa assistente, annulla un gol regolare alla Juventus). Nel dibattimento, interrogato, Pisacreta ha ammesso di essere stato lui a segnalare i due episodi (comunque compensati dagli errori contro la Juventus) che avrebbero danneggiato la Roma. Ad ogni modo, la frode sportiva prescinde dalla direzione arbitrale anche in questo caso.
CAPO A5. Partita Chievo-Fiorentina 1-2 dell’8.05.2005. Ininfluente per la Juventus.
CAPO A7. Partita Arezzo-Salernitana 1-0 del 14.05.2005. Ininfluente per la Juventus.
CAPO A10. Partita Lecce-Parma 3-3 del 29.05.2005. Ininfluente per la Juventus.
Se non bastasse, fate notare loro che è scritto a chiare lettere (pag. 84) come il dibattimento “in verità non ha dato” conferma del “procurato effetto di alterazione del risultato finale del campionato di calcio 2004/05″ e che, altrettanto inequivocabilmente (pag. 550) si sostiene a difesa della Juventus che 1) quello di Moggi fosse “un potere personale avente manifestazioni esteriori esorbitanti dall’appartenenza alla società (Juventus, ndr)” e 2) si evidenzia “parzialità con la quale sono state vagliate le vicende del campionato 2004/05, per correre dietro soltanto ai misfatti di Moggi, dei quali sono state accertate modalità, quanto alle frodi sportive, al limite di sussistenza del reato di tentativo, con conseguente ulteriore difficoltà dell’aggancio alla responsabilità del datore di lavoro (Juventus, ndr), fornitore dell’occasione all’azione criminosa”.
Ricordateglielo quando, in risposta al “sono 29 vinti sul campo”, altro non sanno fare che quel sorrisetto un po’ così, citando i cinque anni e quattro mesi.
E, volendo, qualcuno più malizioso potrebbe pure ricordare loro della citata “parzialità delle indagini”, magari rileggendo alcune telefonate giudicate “irrilevanti” dall’accusa alla luce dei principi (basta il tentativo) emersi nella sentenza contro gli imputati (di cui sorridono). Ecco, magari accennate loro qualcosa, a riguardo. E sorridete voi quando, spiazzati, tireranno ancora fuori il discorso sui toni, sugli orari delle telefonate, sul chi chiama chi, sul fatto che fossero terzi quindi non avvantaggiati, eccetera. Alla fine non stupitevi se tireranno fuori di nuovo Iuliano su Ronaldo e le gare precedenti al 5 maggio (si sarà venduto la gara, Cuper?). Un complotto c’è stato per forza. Altrimenti, ne creeranno uno nuovo di zecca.
Quel campionato che hanno inserito in bacheca l’hanno “vinto sul campo” (causa partite da noi rubate), credono ancora alcuni. Altri invece sono passati al “ce l’hanno dato per automatismo, che potevamo fare?”. Ecco. Dopo la lettura delle motivazioni, male non farebbe se cominciassero a schifarlo, invece di vantarsene. Ed, eventualmente, a prendersela solo con Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Sempre che non vengano assolti pure loro, nei prossimi gradi di giudizio.