Ho scelto: mi sposto su Patreon (e mantengo Discord)6 minuti di lettura

Come saprete, dalla prossima stagione vorrei tornare a parlare un po’ di Juve, sperando si possa farlo mettendo da parte la tossicità degli ultimi anni. Vorrei farlo con i miei amici di sempre e con la community che da ormai 15 anni mi segue e rende possibile tutto ciò (grazie!). Nel prepararmi, ho fatto delle prove, ho fatto alcune scelte e questo è il processo che mi ha portato alla decisione finale.

 

PERCHE’ TWITCH NO?

Perché lo sbarco su Twitch è avvenuto “in una notte”, all’improvviso, senza grandi pretese ma con l’intento di provare ad usare uno strumento che permettesse di portare a video le classiche “discordate” serali (il mio core business, erede naturale dei podcast di AterAlbus) e poter mostrare eventualmente qualche foto o video a supporto. C’era tutto il mondo su Twitch, d’altra parte, quindi era uno strumento che mi incuriosiva, quantomeno da provare. Dopo averlo fatto per un mese, mi sono semplicemente reso conto di come per me e per ciò che ho in mente di fare non fosse l’ideale, anzi fosse parecchio limitante. Se vi va, continuate a leggere perché vorrei parlarvene e spiegarvi in trasparenza il perché, e poi nel prossimo paragrafo vi scriverò la soluzione che invece penso sia più adatta.

Iniziamo dalla monetizzazione.

Fino ad oggi, in tanti anni, non ho mai “monetizzato” nulla su Internet. Mai ho offerto un contenuto a pagamento, non ho mai avuto un singolo banner nei miei siti e non ho mai avuto sponsorizzazioni per i miei podcast. Ciò ha comportato pro e contro. Ovviamente più pro, o avrei fatto scelte diverse. Il contro, banale, è la mancanza di soldi: avrei potuto fare qualche soldino in più. Il pro, però, è sia una libertà “artistica” totale (mai chiesto favori, mai dovuto rincorrere logiche di click o di business), sia amicizie disinteressate con i miei collaboratori (che infatti persistono ancora oggi dopo tanto tempo).

Twitch è una piattaforma che permette la sottoscrizione di abbonamenti, quindi di monetizzare. Ciò, ovviamente, cambia un po’ le cose. Non ho mai chiesto soldi nemmeno su Twitch, e vi ringrazio perché mi sono piovute 250 sub a primo mese, senza neanche che ci fossero differenze tra abbonati e non (chat libera per tutti, VOD disponibili per tutti). La cosa un po’ mi ha colto di sorpresa. Quando qualcuno decide di pagarti, anche fosse semplicemente come supporto incondizionato o ringraziamento, ti senti in obbligo di restituire qualcosa, di impegnarti. Questo è un problema, soprattutto per come funziona Twitch. La monetizzazione, infatti, premia la quantità più che la qualità. Per essere affiliato (e dare un senso ai guadagni), devi fare un minimo (25) di ore al mese di streaming. Ciò significa, facendo live “umane” di 1h 30min di durata, 4 live a settimana fisse. Per come le intendo io, e per l’asticella che mi piace fissare molto alta, è troppo, un lavoro. Non solo: per raggiungere ulteriori “bonus” o obiettivi, che danno il via a una monetizzazione più consistente, dovrei farne ancora di più, sempre di più. Twitch vuole vederti streammare tanto. Quantità, perciò, più che qualità. Ma, mentre una live di streaming chessò di un videogioco può durare anche 7-8 ore di fila senza perdere qualità o interesse (se il gioco in questione è bello), una discussione calcistica tirata troppo per le lunghe diventa invece stantìa, ripetitiva (gli argomenti quelli sono!).

Non mi va, ve lo dico onestamente, di riempire un canale a mio nome con ragazzi (bravi ragazzi, eh) pescati a caso, o reclutati via Twitter, dando loro le mie “chiavi di casa” per trasmettere senza la mia presenza trasmissioni clone delle altre,  senza grosse pretese se non quella di riempire il palinsesto per beccare qualcosa in più dalle pubblicità o dagli obiettivi canale.

Preferisco rinunciare ai 250 abbonamenti, e resettare.

 

E QUINDI? DOVE FINIRAI?

Su Patreon.

Cos’è? Fate prima a cliccare e vedere. Si tratta di una piattaforma (c’è anche volendo una comoda app su Android e iOS, mentre da PC non serve scaricare niente) che permette di pubblicare post, articoli, disegni, audio, di fare streaming live video (tramite Youtube, che sapete usare tutti e che avete già nei vostri smartphone), sia private che pubbliche, e di postare vod (video on demand) e addirittura podcast. Tutto ciò di cui ho bisogno, insomma. Sia a livello tecnico, che soprattutto a livello “artistico”. Trovo Twitch bello, ma limitante. Sempre uguale, sempre la stessa roba. Poter spaziare da un disegno ad una chiacchierata, da un focus tattico ad un articolo approfondito, è invece ciò che tiene sempre accesa la fiammella del divertimento e della passione, almeno per come sono fatto io che ho un costante bisogno di provare cose nuove e sperimentare.

Patreon permette tutto ciò. E lo fa differenziando, eventualmente, tra contenuti “gratuiti” (per tutti), e contenuti “premium” (a pagamento, sottoscrivendo un piccolo abbonamento mensile), permettendovi nel caso di continuare a supportarmi come fatto su Twitch, con contenuti in anteprima rispetto ai non abbonati. Non vi spaventate, eh, se ne parlerà a tempo debito, ma ci sarà nel caso un tier 1 di abbonamenti equivalente a poco più di un caffè al mese, quindi sostenibile per chiunque. In alternativa all’abbonamento gratuito.

Perché? Perché sarebbe bello, di tanto in tanto, coprire le spese e investire in strumenti che permettano di sfruttare al meglio l’esperienza della community (server discord potenziati, streamyard pro per ospitare più format, ecc…) o dei vari contenuti (software professionale per le analisi, servizi di statistiche avanzate o clip video, ecc…).

Ad ogni modo, su Patreon ci tornerò a breve con un altro articolo-tutorial e con una presentazione dei vari abbonamenti e di ciò che potrete aspettarvi di trovare.

 

MA ABBANDONI DISCORD?

No. Anzi.

A me Discord piace tantissimo. Mi permette di avere una chat aperta con voi, di interagire quotidianamente tramite la chat, di aprire come e quando mi va una discordata (chiacchierata) a microfoni aperti e di coinvolgervi, di ospitare amici o giornalisti che vengono a trovarci… e tutto ciò resterà, non si tocca e sarà anzi centrale.

Questo rapporto che si è creato è ciò che rende “bello” quello che faccio, almeno per me. A Discord, aggiungerò quindi una sola piattaforma – Patreon – per pubblicare tutto, dagli audio delle discordate a podcast veri e propri, da qualche VOD più strutturato a registrazioni dei talk show. E potremo magari anche vederci una bella partita storica insieme e commentarla in sottofondo. Si può tecnicamente fare di tutto, e proverò a farlo insieme a voi.

 

QUINDI NON MI ABBONO PIU’ SU TWITCH?

No. Non lo fate più. Ho disattivato gli abbonamenti e andrò via via a chiudere la produzione su Twitch, per spostarmi deciso su Patreon. Per il resto, sapete dove contattarmi se avete sottoscritto abbonamenti pluri mensili (ve li rimborso).

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