Cristian Stellini, ex vice allenatore del Siena, ha patteggiato la pena, ma gli avvocati di Carobbio si chiedono chi fosse il “mandante”… “Ponetevi una domanda: chi ha mandato Stellini da Carobbio per combinare la partita Albinoleffe-Siena? Questo è il buco nero del processo: quando avremo questa risposta, capiremo alcune cose”. Questa la riflessione fatta da Riccardo Donzelli, avvocato del pentito Filippo Carobbio, ex calciatore del Siena e accusatore del tecnico della Juventus Antonio Conte nell’ambito dello scandalo legato alle scommesse illecite nel calcio. “Volete sapere se mi riferisco a Conte? Per noi è un punto evidenziato dalla dichiarazione allegata da Stellini alla propria richiesta di patteggiamento e non chiarita dalle arringhe difensive ascoltate ieri”, ha spiegato l’avvocato Donzelli entrando nell’aula dell’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico a Roma. “Filippo Carobbio ha avuto il coraggio di rompere il muro dell’omertà che purtroppo esiste ancora nel mondo del calcio” – ha aggiunto Simone Giuliani, altro legale dell’ex calciatore del Siena – “Lui ha riconosciuto i propri errori e sta pagando, ma è inaccettabile che debba continuare a subire gravi minacce, reiterate calunnie e aggressioni verso la propria famiglia presenti da diversi giorni in rete”.
Questo paragrafetto l’avrete letto tutti nelle cronache sportive del 3 agosto scorso, riportato un po’ all’unisono dalla stampa. Dopo che il calciatore Claudio Terzi ha letto in televisione da Criscitiello il citato patteggiamento di Stellini (video), posso mostrarvelo (ce l’ho da un po’) per documentare anche graficamente la frase omessa nelle sentenze di cui all’articolo sul “caso Terzi” e per dimostrare come il nome di Conte non venga mai tirato in ballo dal suo ex collaboratore, che patteggia – e il patteggiamento è accettato dalla procura e dalla Disciplinare – ammettendo in toto le proprie responsabilità (“di mia iniziativa”) ma limitatamente a quanto descritto di seguito. Al netto di “mandanti”.